A Morrone la Madonna di Fatima

E’ stato un sussulto di commozione e di fede per gli abitanti di Morrone del Sannio la venuta della Madonna di Fatima nella loro comunità. Un avvenimento eccezionale, perché del tutto estemporaneo, se si pensa che la celebre statua viene portata nelle comunità italiane ed estere attraverso un rigoroso calendario.
Come è stato possibile questo “miracolo” per Morrone? È stato chiesto al parroco don Gabriele Tamilia di interessarsi a farla venire da Campobasso ma, dopo un suo rifiuto motivato, perché ha fatto notare l’impossibilità, in quanto il pellegrinaggio mariano ha programmi fissi e prestabiliti. Si è mossa, allora, una macchina provvidenziale che si è servita della ferma determinazione della Presidente dell’Azione Cattolica morronese, Maria Melfi, la quale si è messa alla ricerca dei vari luoghi di Campobasso dove la statua potesse essere approdata; l’ha raggiunta alla Fondazione Giovanni Paolo II; dopo aver supplicato quasi in pianto Padre Giancarlo, il Parroco di S. Antonio, ha ottenuto “la grazia”.

La sera di lunedì 23 ottobre, con straordinario concorso di popolo formato da bambini, giovani, adulti e anziani, la statua è stata accolta con fiaccole, bandierine, palloncini che hanno tappezzato il percorso, canti e applausi. Portata in chiesa gremita fino all’inverosimile, P. Giancarlo ha celebrato la Messa, animata dalla Corale Polifonica di Ripabottoni-Morrone. Agli occhi del parroco l’avvenimento è apparso un prodigio di fede, soprattutto perché ha visto la partecipazione di credenti e di persone la cui fede si è assopita o abbandonata. Ciò che ha destato gioia e meraviglia è stata la presenza di tanti giovani e di oltre venti portatori di statue nelle tante processioni che ci sono a Morrone.

Dopo la messa il parroco ha guidato una Veglia mariana di preghiere che si è protratta per circa un’ora e trenta. Alcune persone sono rimaste a vegliare e a pregare fino alle tre di mattina; alle sette e trenta erano di nuovo davanti al simulacro della Vergine apparsa Fatina giusto un cento anni or sono ai tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta. Dopo la celebrazione della Messa la Madonnina è ripartita alla volta di Bari tra gli applausi e le lacrime dei presenti.
Si può considerare un premio alla fiducia e alla perseveranza di chi ha fatto la richiesta di un evento non previsto e non programmato e un colpo d’ala alla fede dei fedeli, accorsi anche dai paesi viciniori.
Sicuramente è il miracolo delle apparizioni di cento anni fa ai tre semplici bambini, ignoranti ma tanto buoni e disponibili all’invito della Madonna per contribuire e risvegliare la fede nel mondo.